Press release

2021

  • Il piccolo auguri

    ROCPOPLife IL PICCOLO

    12/11/1986 - 12/11/2021 Auguri per i 35 anni dell' Area Marina Protetta Miramare che ospita alcune delle azioni di restauro di ROCPopLife finanziato dal programma LIFE della Commissione Europea. Se ne parla oggi sul quotidiano locale Il Piccolo .

  • PRIMORSKI ROC-POPLife Agosto 2021

    Anche il Primorski parla di ROC-POPLife

    In un bell'articolo a pagina quattro del primorki dnevnik

  • LEONARDO TGR

    ROC-POPLIFE LEONARDO TGR

    Una bella intervista in BIOMA dell'AMP Miramare sul progetto ROC-POPLife e sul restauro di Cystoseira che il progetto finanziato dal programma LIFe sta portando avanti.

  • TVKOPER TUTTOGGI ATTUALITA'

    TVKOPER INTERVIEW

    Intervista su TVKOPER a "tuttoggi attualità" per parlare di restauro e collaborazioni con i colleghi di pirano nell'ambito di ROC-POPLife

  • IL PICCOLO

    21 marzo giornata delle foreste

    Un webinar alle 17.30 del Wwf e dell'Ogs nella giornata mondiale dedicata ai boschi "Verde di mare" Le foreste marine che combattono l'inquinamento Giulia BassoSono il nostro polmone verde, perché con la fotosintesi ci aiutano letteralmente a respirare. Le foreste sono fondamentali per la conservazione della biodiversità e la mitigazione degli effetti dei cambiamenti climatici: oggi, 21 marzo, è la Giornata mondiale a loro dedicata. Ma non ci sono solo quelle terrestri: sui fondali di mari e oceani crescono le foreste marine, che svolgono una funzione analoga alle sorelle di terra.Per il secondo appuntamento del ciclo d'incontri "Siamo in onda", organizzato da Wwf Area marina protetta di Miramare e Istituto nazionale di oceanografia e di geofisica sperimentale (Ogs), oggi alle 17.30 si parlerà del ruolo fondamentale delle foreste e delle praterie marine e dei progetti di ripopolamento condotti nel golfo di Trieste.Il webinar, dal titolo "Verde di mare", sarà trasmesso su Zoom e in diretta Facebook sulle pagine dell'Area marina protetta e di Ogs, e avrà come protagonisti, moderati da Paola Del Negro, direttore generale di Ogs, Maria Cristina Gambi, della Stazione Anton Dohrn di Napoli, Annalisa Falace e Antonio Terlizzi dell'Università di Trieste. Con la prima relatrice si parlerà in generale dei servizi ecosistemici delle foreste e praterie marine, con Falace ci si concentrerà sui progetti portati avanti nel golfo di Trieste per il loro ripopolamento e con Terlizzi si scoprirà la comunità ittica che le abita.«Con il progetto Roc-PopLife stiamo lavorando insieme ai colleghi di Miramare su alcune aree marine protette, per far ricrescere le foreste sottomarine di Cystoseira, un'alga bruna a rischio estinzione - racconta Falace -. Nonostante le difficoltà indotte dalla pandemia finora il progetto ha funzionato: le plantule che abbiamo messo in acqua a Miramare ora sono fertili e stanno rigenerando a loro volta il sito. Questa primavera dovremmo ampliare l'impianto. Nel frattempo ci sono arrivate numerose richieste di collaborazione per progetti di ripopolamento, perché la tecnica che abbiamo messo a punto, con il prelievo di parti apicali fertili dal sito donatore, in questo caso Strugnano, e il reimpianto nel sito da restaurare, è molto promettente. Ci hanno contattato oltre che dall'Italia e dalla Slovenia, anche dal Marocco e dalla Grecia». La conferenza sarà accompagnata dalle evoluzioni grafiche di Jacopo Sacquegno, che riproporrà visivamente alcuni dei concetti presentati. Questo il link per collegarsi a zoom: https://bit.ly/2Q6Lg6f.Il prossimo webinar è in programma il 22 aprile, per la Giornata Mondiale della Terra: il ciclo di incontri s'inserisce tra le iniziative legate al decennio delle Scienze del mare per lo sviluppo sostenibile (2021-2030).

2020

  • Secolo XIX Genoa

    PUNTAMESCO É iniziato il ripopolamento dei fondali con le alghe brune

    Al via il progetto di ripopolamento dei fondali di Punta Mesco con le al he brune. Il arco delle 5 Terr riprende in questi giorni il progetto Roe- Pop Life, con il posizionamento delle piastrelle, piattaforme, che reggono le alghe brune. Un piano di monitoraggio della salute dei fondali e delle specie animali e vegetali, che rientra nel monitoraggio più ampio comprendendo anche Posidonia, coralli geni e specie animali. Dopo la pausa dovuta all'emergenza sanitaria, il gruppo di lavoro del Distav dell'Università di Genova, coordinato dalla professoressa Mariachiara Chiantore sta effettuando il monitoraggio e la posa degli esemplari di Cystoseira, alghe brune, coltivati in laboratorio a partire dagli apici fertili prelevati nell'Area Marina Protetta di Portofino, come da progetto, finanziato nell'ambito del programma Europeo Life. A Punta Mesco sono state posizionate oltre un centinaio di nuove piastrelle e censite con esiti positivi quelle sistemate lo scorso anno, ormai ricoperte dalle giovani piantine

  • RAI FVG

    RADAR Interview on ROC-POPLife

    Interview with saul ciriaco on ROC-POPLife project two years later!

  • RTVSLO

    Foreste marine e non solo

    A "walk" or rather, a dive with Saul Ciriaco, in the marine reserve of Miramare and its surroundings. What happens to the Miramare Marine Reserve in Trieste and surroundings? Saul Ciriaco of the Miramare Marine Protected Area staff told us about fishes but also also brown algae and MARINE FOREST, cooperation with Slovenian Strunjan park etc. A radio interview.

  • IL PICCOLO

    IlPiccolo e ROC-POPLife

    After two and a half years of work, the European project ROC-POPLife is reaping the rewards of what it sowed. In the Trieste Marine Reserve, marine forests are being repopulated with an important algae: the Cystoseira, a brown algae at risk of extinction taken from the Strunjan Park in Slovenia. The project involves two universities, Trieste and Genoa, and four marine protected areas: Miramare, Cinque Terre, Portofino and Strunjan.

  • IL PICCOLO

    2020. Good news!!!

    RocPop Life sul Piccolo di oggi! Le alghe traspiantate lo scorso anno nell' #AreaMarinaMiramare sono cresciute e dopo un anno sono fertili! Siamo molto orgogliosi di questi risultati! Noi saremmo pronti a partire con le nuove attività ma al momento come tutta l'Italia siamo fermi in attesa di uscire da questo brutto momento! Approfittiamo della pausa per analizzare i tanti dati raccolti e prepararci per quando potremmo tornare in campo e in laboratorio.

2019

  • ROC-POPLife on VITANUOVA

  • www.cittadellaspezia.com

    SlowFish for ROC-POPLife

    Liguria - All’appuntamento genovese, dal 9 al 12 maggio, alla scoperta della biodiversità dell’AMP Cinque Terre, grazie allo stand e ai laboratori organizzati dall’Università di Genova per la presentazione del corso di laurea in Biologia ed Ecologia marina. L'ateneo ligure è infatti partner scientifico delle aree marine protette di Cinque Terre e Portofino nell'ambito del progetto ROC-POP Life, finanziato dal programma LIFE 2016 Nature and Biodiversity, finalizzato al ripopolamento di foreste algali nel Mar Ligure e nell'Adriatico e che vede come capofila l'Università di Trieste. Durante Slow Fish sarà possibile conoscere le innovative azioni di restauro ambientale previste del progetto che coinvolge inoltre WWF Oasi AMP Miramare, Softeco Sismat srl e Parco Naturale di Strugnano (Slovenia).

  • VITA NUOVA

    ROC-POPLife su Vita nuova

    ROC-POPLife in VITA NUOVA NEWSWEEK

2018

  • https://www.raiplay.it

    ROC-POPLife interview at RAI MEMEX GALILEO

    Che cosa accade agli oceani in un Pianeta che si scalda? Quando sentiamo parlare di "superfici bio-ispirate", esattamente a quali elementi della natura si ispirano queste superfici? È vero che la luce influenza non solo la visione e i colori, ma anche il benessere e la percezione dei nostri sensi? I protagonisti della Scienza ospiti in questa puntata ci aiutano a rispondere. A spiegarci le minacce al mare, in particolare i problemi indotti dal riscaldamento globale, è - da Venezia - Sandro Carniel (ISMAR CNR) nella sua rubrica dedicata all'oceanografia. Simone Ghio, negli spazi del Laboratory of Bio-inspired & Graphene Nanomechanics del Dipartimento di Ingegneria Civile, Ambientale e Meccanica dell'Università di Trento, ci mostra e ci racconta alcune superfici ispirate dalla natura, in particolare quelle ispirate alla foglia di loto, alla pelle dello squalo e al dorso di un coleottero autoctono del deserto della Namibia. Si tratta di superfici naturali dalle caratteristiche sorprendenti e soprattutto molto utili a livello ingegneristico. Valerio Rossi Albertini intervista Elisabetta Baldanzi, ricercatrice dell'Istituto Nazionale di Ottica del CNR, su come la luce influenzi i nostri sensi, perché "la luce influenza non solo la visione e i colori, ma anche il benessere e la percezione dei nostri sensi" e il laboratorio INO del CNR ha illuminato alcune opere d'arte con luce di differente temperature di colore e ha misurato con tecniche di eye tracking i punti di fissazione del soggetto all'interno del quadro. Parliamo poi di habitat marino e lo facciamo con Annalisa Falace, ricercatore del Dipartimento di Scienze della vita all'Università di Trieste: con lei scopriamo l'importanza della Cystoseira - un genere di alga bruna in relazione al progetto ROCPOP LIFE, progetto che ha lo scopo di innescare il rimboschimento delle foreste marine di Cystoseira all'interno delle aree marine protette di Cinque Terre e Miramare.

  • TVKOPER

    Interview on TVKOPER 23/10/2018

    Trasmissione dedicata a LE BUGIE DEL MARE, mostra in collaborazione con l'OGS al Museo Sartorio di Trieste, nell'ambito del progetto "Questa Volta metti in scena... Pinocchio"- 14^edizione. Grazie a Tv Koper Capodistria e a Emanuela Gherardi. Ospiti in studio Lorena Matic ideatrice del progetto, Saul Ciriaco dell'Area Marina Protetta Miramare, Adriano Morettin fotografo, la Prof.ssa Cerebuch e gli studenti del Liceo artistico Nordio che sono stati STREPITOSI!!! Contributi nelle video interviste della dott.ssa Paola Del Negro direttore generale OGS e della dott.ssa Lorenza Resciniti conservatore del Museo Sartorio.

  • RADIO RAI FVG

    ROC-POPLife a RADAR DEL 23/10/2018

    RADAR DEL 23/10/2018 - NASA Space Apps Challenge Trieste 2018 - Le alghe nell'Alto Adriatico - "Balle mortali" di R.Burioni - Spettacolo "Topi di laboratorio" Ospiti di Daniela Picoi: Fulvio Tomsich Caruso, Civico Museo Storia Naturale Trieste; Saul Ciriaco, WWF; Roberto Burioni, autore di "Balle mortali", Rizzoli; Lorenzo Pizzuti, UNITS; Daniele Tenze, Immaginario Scientifico; Sofia Erica Rossi, San Raffaele, Milano.

  • http://www.telequattro.it/

    Trieste in diretta interviews ROC-POPLife

    Interview of the Telequattro channel on the ROC-POPLife project

  • Repubblica

    ROC-POPLife on Repubblica.it

    Da Trieste alle Cinque Terre, un ambizioso e innovativo progetto di reimpianto di Cystoseira, alga bruna che cresce sulle rocce dei fondali in prossimità della fascia costiera, preziosissima per gli equilibri ecologici e la vita nelle acque del Mare Nostrum

  • ROC-POPLife on RADIO RAI FVG RADAR Show

  • IL PICCOLO TRIESTE

    NATURA2000Day at Miramare MPA BIOMA

  • http://www.riservamarinamiramare.it

    ROCPopLife LIFE project celebrates #Natura2000Day at Area Marina Protetta Miramare BIOMA on Sunday 20th of May

    ROCPopLife LIFE project celebrates #Natura2000Day at Area Marina Protetta Miramare BIOMA on Sunday 20th of May

  • ROC-POPLife at Festival del Mare of Genoa

  • Il Secolo XIX

    Portofino - L’Area marina protetta di Portofino dona la Cystoseira, alga di cui i suoi fondali sono ricchi, alle Cinque Terre dove, invece, la specie Amantacea s’è estinta già nel secolo scorso. Succede con il progetto europeo Roc-Pop-Life, di cui la Riserva portofinese è partner con quella di Bergeggi, con la Riserva di Miramare, a Trieste, e Strugnano, in Slovenia.

  • Corriere della Sera

    Foreste marine da salvare: al via il progetto per Cinque Terre e Miramare

    Nelle prossime settimane, tra aprile e maggio, ci immergeremo nelle acque di Portofino e di Strugnano in Slovenia, dove le coperture di Cystoseira sono ancora folte e in buono stato”, ci dice Annalisa Falace dell’Università di Trieste, che è a capo del progetto. “Preleveremo qualche centimetro di tessuto apicale dalle fronde. Qui si trovano i ricettacoli con le cellule sessuali”. Serviranno a produrre in laboratorio le plantule che saranno usate per la riforestazione nel Parco delle Cinque Terre, in Liguria, e nella riserva di Miramare a Trieste. Torneranno in mare già quest’estate e per la prossima ci si aspetta che almeno una parte delle alghe trapiantate sarà entrata nella fase di riproduzione naturale.

  • Foreste marine da salvare: il progetto per Cinque Terre e Miramare

    “Conservare non basta più, è necessario procedere a un’opera di restaurazione. La situazione infatti è ormai critica in vaste aree del Mediterraneo, e arrivano segnali preoccupanti anche dall’Atlantico”, spiega Falace. I nemici delle foreste marine sono i cambiamenti climatici che scaldano le acque, l’inquinamento, la costruzione dei porti turistici, l’overfishing che lascia proliferare soltanto i pesci che ci piace meno mangiare: gli erbivori. "

  • UNITS

    Salvare le foreste marine: Progetto ROC-POPLife

    ROCPOP LIFE è una azione concreta di restauro ambientale che ha come scopo il ripristino di foreste marine protette da Direttive Europee e accordi internazionali (Direttiva per la Strategia Marina, Direttiva Habitat-Natura 2000, Convenzione Barcellona, ecc). L’intervento di restauro si avvale di un nuovo protocollo di coltura, sviluppato lo scorso anno in stretta collaborazione tra l’Università di Trieste (gruppo di ricerca della dott.ssa Annalisa Falace) e di Genova (gruppo di ricerca della prof. Mariachiara Chiantore) e recentemente pubblicato. L’originalità di questo metodologia di restauro sta nella produzione in acquari di nuove “plantule” da reintrodurre in ambiente marino, senza danneggiare i siti donatori. Finora gli interventi di restauro di foreste marine sono stati realizzati mediante il traspianto di popolamenti da un sito all’altro, impoverendo cosi i siti “donatori”. Poiché si tratta di specie protette e a rischio di estinzione questo tipo di interventi andrebbero vietati, in quanto in contraddizione con il principio di conservazione di queste specie. Purtroppo si tratta ancora della pratica più diffusa nel Mar Mediterraneo. La necessità di ottenere un gran numero di “plantule” è uno dei limiti maggiori alla realizzazione su larga scala di interventi di restauro biologico. Quindi è stato necessario ottimizzare la riproduzione utilizzando metodi non distruttivi.

  • IL PICCOLO TRIESTE

    Foreste marine da ripristinare pure a Miramare

    Dai fondali stanno scomparendo le alghe brune (Cystoseira), indispensabili al sistema Foreste marine da ripristinare pure a Miramare di Giulia Basso Quando si parla di deforestazione selvaggia il pensiero corre subito all'Amazzonia, ma le foreste pluviali non sono le uniche che rischiano di scomparire. Sul fondo del Mare Nostrum stanno rapidamente scomparendo le foreste marine di Cystoseira, un genere di alghe brune che si trova principalmente nelle acque temperate dell'emisfero nord, nel Mar Mediterraneo e nell'oceano Pacifico e Indiano. Queste alghe, che possono raggiungere l'altezza di un metro e mezzo, svolgono la stessa funzione degli alberi di una foresta tropicale: producono ossigeno tramite la fotosintesi e rappresentano un habitat per altri organismi vegetali e animali, come i pesci che ci depongono le uova. Una loro scomparsa innescherebbe una serie di effetti a catena che finirebbero col riflettersi negativamente anche sulle attività economiche, dalla pesca al turismo. Per invertire questa tendenza è partito in questi giorni il progetto Rocpop Life, che ha come obiettivo quello di rimboschire, con una tecnica innovativa, le foreste marine di Cystoseira all'interno delle Aree marine protette di Cinque Terre e Miramare, dove quest'alga era presente in passato. «Già nel 2000 abbiamo notato che le foreste marine stavano scomparendo dal nostro mare - spiega Annalisa Falace, coordinatrice del progetto e ricercatrice dell'ateneo giuliano -. Quando il tema è diventato rilevante per la Comunità europea, che ha deciso di proteggere queste foreste, nel Golfo di Trieste non c'era già più Cystoseira». A causarne la scomparsa sono principalmente gli impatti antropici: la costruzione di porticcioli, la movimentazione degli scogli, gli sversamenti urbani, gli erbicidi e inquinanti chimici di diversa natura portati a mare attraverso i fiumi. A questo si sommano gli impatti dei cambiamenti climatici. La Cystoseira, spiega Falace, ha delle spore abbastanza pesanti che cadono vicino alla pianta madre, perciò non è possibile pensare a un ripopolamento spontaneo: serve l'intervento umano. «Così come lottiamo per preservare le foreste terrestri, dovremmo lottare per preservare le foreste marine, che svolgono funzioni analoghe sott'acqua», spiega l'algologa. Falace insieme all'assegnista di ricerca Sara Kaleb e a un gruppo di ricercatrici dell'Università di Genova, ha messo a punto un sistema innovativo per lavorare al ripopolamento delle foreste marine di Cystoseira: «Anziché espiantare e ritrapiantare la Cystoseira nei luoghi in cui è scomparsa, abbiamo messo a punto una tecnica di coltura che consente di ottenere nuove "plantule" da piccoli pezzetti di Cystoseira in riproduzione. Così non si danneggia la popolazione donatrice», spiega Falace. Le cinque ricercatrici si sono calate nei panni di "contadini del mare": da un singolo apice di Cystoseira riescono a produrre moltissime plantule. «Le portiamo in laboratorio e le coltiviamo secondo i protocolli messi a punto con l'Università di Genova - racconta -: facciamo crescere le piantine su dischetti ecosostenibili e biodegradabili che questa primavera andremo a inserire in mare per aiutare queste "alghe buone" a ripopolare il Mediterraneo». L'esperimento pilota verrà portato avanti nelle Cinque Terre e a Miramare. «Si agisce sulle aree marine protette perché tutti gli elementi di controllo messi in campo a livello gestionale sono la migliore garanzia per ottenere il risultato atteso - spiega Saul Ciriaco, della Riserva Marina di Miramare -. In questo modo assicureremo un monitoraggio costante sulla crescita delle nuove foreste marine».

2017

  • IL PICCOLO TRIESTE

    ROC-POPLife at NEXT

    ....Nello stand in piazza Unità dell'Università di Trieste, grazie alle attività proposte da Annalisa Falace e Sara Kaleb, del Gruppo Biodiversità ed ecofisiologia delle macroalghe marine, si parlava anche di cibo. Perché nel mare esistono le foreste e gli chef stellati usano le alghe nei loro piatti più esclusivi. ....